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Scozia, secessione vicina. Anche delegazione padana presente a Edimburgo

Scozia, secessione vicina. E' iniziata nel migliore dei modi la campagna elettorale in vista del referendum che, nel 2014, chiamerà gli scozzesi ad esprimersi sull'indipendenza da Londra. In decine di migliaia hanno manifestato in piazza con lo Scottish National Party, formando un corteo pacifico. Insieme a quelle scozzesi, hanno sventolato anche le bandiere basche, fiamminghe, irlandesi, basche mischiate a quelle di Lombardia, Piemonte e Veneto.


Un'immagine della manifestazione

SCOZZESI, LA PADANIA LOTTA CON VOI. "Padania is not Italy". Questo lo striscione portato in corteo dai deputati della Lega Nord, Paolo Grimoldi e Davide Cavallotto, presidente federale del Movimento giovani padani e presidente dei giovani del Piemonte. I due deputati hanno guidato la delegazione della Lega Nord, a cui hanno preso parte, tra gli altri, Eugenio Zoffili, coordinatore nazionale lombardo MGP, Paolo Formentini, coordinatore federale per i rapporti con l'estero, Riccardo Molinari, vicesegretario nazionale della Lega Piemont.
I Giovani Padani sono stati presenti ieri ad Edimburgo per la grande manifestazione scozzese a favore della secessione dal Regno unito.
"Il 2014 potrebbe segnare l'uscita della Scozia dalla Gran Bretagna grazie ad un referendum - spiega Grimoldi - Quella potrebbe essere l'occasione per dare anche alle regioni del Nord la facoltà di decidere se stare ancora schiavi di Roma o chiedere la nostra indipendenza".

Lo striscione dei Giovani Padani

"La straordinarietà di questa manifestazione - aggiunge Cavallotto - sta nella volontà di un popolo intero di autodeterminarsi. Qui non c'è destra nè sinistra, c'è un popolo orgoglioso che rivendica la propria identità. E noi siamo qui a portare la nostra vicinanza con le bandiere del Veneto, del Piemonte, della Lombardia, della Padania. Quando un provocatore ha osato esporre la bandiera britannica, un manifestante si è arrampicato sul balcone per strapparla. E' intervenuta la polizia per fermarlo, ma questo è stato sostenuto da tutto il popolo. La patria è dove batte il cuore".

"I lombardi non hanno meno storia, meno cultura e meno identità degli scozzesi, ma purtroppo faticano a fare un passo avanti - aggiunge Zoffili - Quando diciamo prima il Nord vuol dire che tutto il popolo deve prima scendere in piazza a rivendicare i propri diritti, e solo dopo pensare alle diversità politiche. La Lombardia è un grande popolo, uno dei più grandi d'Europa: ma non sa riconoscere nemmeno la propria bandiera. la Croce di San Giorgio, Di strada da fare ce n'è ancora tanta. Intanto dopo Barcellona ed Edimburgo, il nostro viaggio per l'Europa dei popoli va avanti".
"Il 2014 potrebbe essere l'anno della svolta - conclude Formentini - Anche la Scozia ha iniziato con il referendum sulla devolution del 1997, votato dal 74% degli scozzesi. Oggi Edimburgo ha un proprio parlamento, ma di fatto delegato da Londra. Con il nuovo referendum ci sarebbe il distacco totale: la Scozia vuole essere regione autonoma in Europa, esattamente come l'euroregione padana".

 

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