Sfratto in vista deciso dal sindaco Roberto Corti per gli attuali custodi della struttura. "Perchè questa amministrazione vuole sbattere per strada una famiglia?" si chiede Ivan Corti, lavoratore precario, che con la sua famiglia dovrà trovare una nuova sistemazione entro la fine dell'anno. Ma per i profughi libici, l'amministrazione si è prodigata per trovare una sistemazione.
Dagli uffici arriva l'amara conferma: "Case comunali attualmente libere non ce ne sono". La famiglia Corti si è sentita dire dal comune che si deve arrangiare, oppure aspettare che qualche anziano, morendo, liberi qualche locale. Questa la Desio amministrata dal centrosinistra.
Articolo tratto da "L'esagono" di lunedì 3 settembre |