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Maxi sequestro di bigiotteria e manganelli fuorilegge nei negozi cinesi

L'operazione condotta dalla Guardia di Finanza che ha confiscato armi in vendita abusivamente e merci non conformi in un megastore cinese a Desio, sottolinea l'importanza di tenere monitorate queste attività intensificando i controlli e contrastando l'invasione dei loro prodotti che sta contribuendo a mettere in crisi la nostra economia.

Il 999Mercatone a Desio

La Guardia di Finanza di Seregno in un blitz ha sequestrato cinquemila manufatti di bigiotteria e 900 manganelli, un provvedimento preso a seguito di segnalazioni precedute da verifiche.
Il primo sequestro delle Fiamme Gialle è stato fatto al centro commerciale ‘999Mercatone’ in via Mascagni a Desio, gestito da una società intestata a un cittadino cinese, dove sono stati scoperti cinquemila oggetti di bigiotteria non conformi al codice del commercio.
Sempre al '999Mercatone', sono stati poi confiscati dodici sfollagente telescopici, in vendita senza l'autorizzazione del questore richiesta per legge, essendo considerate ‘armi improprie’. Grazie alla documentazione sequestrata, la Guardia di finanza di via Mameli, è riuscita a risalire al distributore degli sfollagente, arrivando ad un centro all’ingrosso, il Casaworld di via Michelino da Besozzo di Monza, anche questo, come il precedente, gestito da un cittadino di nazionalità cinese.
Qui sono stati sequestrati 900 oggetti, fra manganelli e nunchaku, un’arma orientale. La situazione del titolare dell'attività di Monza era identica al gestore cinese di Desio. I due connazionali sono stati denunciati a piede libero per la messa in commercio senza regolare autorizzazione di armi improprie con multa di 1200 euro. Al titolare del negozio di Desio è stata imposta anche una multa di 1000 euro per la vendita di bigiotteria non conforme alla legge.


Manganelli pericolosi in vendita. Desio, sequestro al 999Mercatone
Desio - Cinquemila oggetti di bigiotteria non conformi al codice del commercio e dodici sfollagente telescopici venduti senza regolare licenza. E' scattato nei giorni scorsi il blitz della Guardia di Finanza di Seregno al 999Mercatone di via Pietro Mascagni. I militari del Nucleo mobile sono intervenuti a seguito di alcune precedenti verifiche. L'operazione è scattata nell'ambito della lotta alla contraffazione per la tutela del made in Italy, in materia di sicurezza dei prodotti venduti secondo le normative europee.
Orecchini, anelli, collane, fermacapelli, altri accessori per la bellezza femminile sono stati posti sotto sequestro dai finanzieri perché risultati sprovvisti dei dati identificativi del produttore e dell'importatore, senza alcuna indicazione delle caratteristiche merceologiche e, pertanto, potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori. Nel negozio, gestito da una società intestata a un cittadino di nazionalità cinese, sono stati rinvenuti anche dei manganelli,la cui vendita, trattandosi di armi improprie, deve essere regolata da autorizzazione del questore,che i titolari del negozio non sono stati in grado di esibire.
Stando alla documentazione rinvenuta nel negozio e alle fatturazioni alcuni manganelli erano già stati venduti a un prezzo molto abbordabile aggirandosi attorno ai 10 euro. L'intervento delle Fiamme gialle seregnesi non si è fermato a Desio. I finanzieri della tenenza di via Mameli, infatti, sono risaliti al distributore degli sfollagente venduti in città, arrivando al Casaworld di via Michelino da Besozzo a Monza, un ingrosso che svolge attività sia di importatore che distributore, sempre gestito da un cinese. Qui gli uomini della Finanza hanno sequestrato altri 900 pezzi fra manganelli e nunchaku, un'arma della tradizione orientale, costituita da due corti bastoni uniti mediante una catena o da una corda.
Anche in questo caso il titolare vendeva quelle che sono considerate delle armi improprie in modo abusivo. Per la vendita dei manganelli entrambi i titolari delle due società che gestiscono il negozio di Desio e l'ingrosso di Monza sono stati denunciati a piede libero per la messa in commercio senza regolare autorizzazione di armi improprie con ammenda di 1200 euro. Al titolare del negozio situato in città è stata elevata anche una multa di 1000 euro per la vendita di bigiotteria non conforme alla normativa vigente. Tutti i prodotti sono stati posti sotto sequestro.

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