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Desio, il sindaco che sostiene il governo Monti: ci è o ci fa?

Da un sindaco che ha votato in consiglio comunale il proprio sostegno all'azione del governo Monti, era difficile aspettarsi qualcosa di diverso. Roberto Corti, sindaco di Desio, con in tasca la tessera del Partito Democratico, ha annunciato che non parteciperà il 3 ottobre al presidio organizzato per salvare il Tribunale di Desio.
La manifestazione, promossa dal consigliere regionale Massimiliano Romeo insieme ai militanti locali della Lega Nord, è "aperta a tutti i cittadini, ai rappresentanti delle istituzioni, agli avvocati e coloro che lavorano nel Tribunale di Desio, all’Associazione Commercianti" come dichiarato dagli organizzatori, sottolineando che "non è nostra intenzione piantare bandierine di partito ma farsi sentire affinchè sia possibile convincere il Governo a tornare sui propri passi".

Il sindaco in consiglio comunale

Il sindaco di Desio giustifica la propria assenza perchè "promuovendo una iniziativa unilateralmente – dice – già mettono la bandierina politica, è inutile che dicano il contrario". Se gli organizzatori avessero voluto promuovere un'iziativa unilaterale non avrebbero invitato associazioni, categorie ed il sindaco, ma si sarebbero limitati a scendere in piazza con i propri simboli. Le intenzioni però sono diverse, e l'obiettivo è quello di coinvolgere più persone possibili, indipendentemente dal colore politico: evidentemente Roberto Corti non vuole farsi coinvolgere in un'iniziativa a favore della città che lui governa, solo per ragioni di tipo ideologiche. Oppure, visto che la chiusura del Tribunale di Desio è stata decisa dal governo Monti che lui sostiene, non è poi così vero che sia contrario al trasferimento a Monza.


Cercando una scusa per non partecipare al presidico, attacca il Carroccio e rilancia: "visto che la Lega Nord è al governo in Regione, perchè non fa un atto concreto e cerca di dare un aiuto economico, in qualche forma, per far restare qui i giudici di pace?". Forse non si è accorto di una cosa. La decisione di chiudere i Giudici di Pace e le sezioni dei Tribunali è stata presa a Roma, e non in Regione Lombardia, dal governo Monti che lui sostiene. Lo inviti a tornare sui propri passi o quantomeno, se non condivide questa scelta politica, dica al suo partito di togliergli la fiducia. Il governo Monti è sostenuto dal Partito Democratico, a cui Roberto Corti è iscritto. Il sindaco ci è o ci fa?

Il presidio contro la chiusura del Tribunale di Desio è organizzato per mercoledì 3 ottobre alle 9.30, in via Galli. L'invito è aperto a tutti e la manifestazione sarà senza bandiere e simboli di partito.

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