Gian Galeazzo Visconti, già Vicario Imperiale e Dominus Generalis di Milano per conto del del Sacro Romano Impero, ottenne, a Praga, la patente imperiale per la costituzione del Ducato di Milano da parte dell'Imperatore Venceslao di Lussemburgo, nomina ratificata e celebrata appunto il 5 settembre 1395 a Milano. In oltre il primo duca di Milano ricevette la patente per inquartare il Biscione visconteo con l'Aquila imperiale nella nuova bandiera ducale.
Il Ducato aveva come capitale la città di Milano e comprendeva nei suoi confini l'attuale Lombardia ad esclusione della Mantova dei Gonzaga, durante la sua massima espansione, sempre sotto Gian Galeazzo Visconti, comprese anche parti di Emilia, Liguria, Toscana, Veneto e Canton Ticino; formalmente faceva parte del Sacro Romano Impero ma era di fatto indipendente e autonomo.
Nei secoli il nuovo stemma ducale del Biscione visconteo e dell'Aquila imperiale si diffuse in tutte le città del Ducato, su opere architettoniche, dipinti, affreschi, armamenti, vestiario e su ciò che era di più facile diffusione e conoscenza, ovvero le monete; assieme a questa pratica di coniare lo stemma ducale sui nominali, che sopravvisse fino all'età asburgica di fine '700, venne mantenuta nel tempo anche la rappresentazione della leggenda dell'impresa araldica della corona ducale, quale emblema della dignità ducale del 1395, l'impresa raffigurava il velo posto in capo a Gian Galeazzo prima che egli cingesse la corona dell'investitura ducale conferitagli da Venceslao; questo per mantenere sempre viva anche tra il popolo la riconoscenza verso l'Imperatore che aveva giustamente concesso l'autonomia al territorio.
Gian Galeazzo Visconti. |
Argomento di massimo interesse storico-culturale locale e regionale che andrebbe meglio celebrato, diffuso se non almeno ricordato e salvaguardato (soprattutto per la sua enorme importanza e durata), e quale migliore occasione se non nelle feste, sagre ed eventi che proprio in questo periodo vedono e vedranno interessato il nostro amato territorio? Quale migliore occasione per i vari assessori alla cultura ed affini che intendono preservare le tradizioni dialettali e storiche con iniziative approfondite ed efficaci?
Augurandoci che il nostro invito venga prontamente e coerentemente ripreso dalla sempre attenta stampa locale.
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La massima espansione del Ducato di Milano e dei domini viscontei |