Resistere al fanatismo violento e' un dovere comune per tutti noi. Al terrorismo indiscriminato contro gli innocenti e gli inermi in nome dell'ideologia dello scontro di civilta' si risponde con la difesa dei valori della democrazia e del dialogo nel rispetto delle reciproche identita'''. - Luca Zaia
«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.