Si torna a parlare del Palazzo del Mobile a San Giorgio, completamente abbandonato e in preda ai vandali. La Lega Nord, nel suo incontro dello scorso giugno proprio a San Giorgio, aveva rilanciato il tema del recupero della struttura, che dovrebbe diventare un hotel. Ne parla "Il Giorno" in un articolo del 19 agosto.
di Alessandro Crisafulli da Il Giorno del 19 agosto 2012
ORMAI È DIVENTATO il luogo, a Desio, prediletto da chi ha bisogno di «sfogare» qualcosa: la propria voglia distruttiva, il proprio ego da graffittaro, le proprie necessità da scaricatore abusivo o, più semplicemente, di avere un tetto sotto cui rifugiarsi.
ORMAI È DIVENTATO il luogo, a Desio, prediletto da chi ha bisogno di «sfogare» qualcosa: la propria voglia distruttiva, il proprio ego da graffittaro, le proprie necessità da scaricatore abusivo o, più semplicemente, di avere un tetto sotto cui rifugiarsi.
L’ex Centro Stile resta, da tempi immemori, un «buco nero» nella città. Non l’unico, ma uno dei più appariscenti, visto che il palazzone abbandonato a se stesso svetta non solo in piazza Giotto, nel quartiere di San Giorgio, ma anche lungo la Valassina, mostrandosi in tutto il suo scempio agli automobilisti che vanno dalla metropoli a laghi e monti.
Nei giorni scorsi i vandali hanno fatto il loro ennesimo raid, devastando ulteriormente interni ed esterni della struttura: quelli che un tempo erano i negozi di arredamento sono ridotti a un cumulo di macerie, vetri, assi di legno, infissi, tutto distrutto. Uno scenario di «guerra», che invade anche il cortile, dove la furia distruttiva dei vandali si aggiunge alle «furbate» degli incivili che abbandonano sacchi della pattumiera, poltrone, elettrodomestici, scarti edili. Come se non bastasse, lo stato di abbandono porta con sé sterpaglie ormai molto più simili ad alberi, topi, cattivo odore. Non mancano anche alcuni avanzi di cibo e oggetti che lasciano pensare a un dormitorio – chissà come, viste le condizioni dell’immobile – per qualche senzatetto. «Sì, ci entrano ancora – dice un anziano in bicicletta, che abita nei palazzoni davanti -, è sempre la stessa storia, qui regnano degrado e insicurezza, ormai non ci credo nemmeno più che lo mettano a posto». L’insicurezza è dettata non solo dalle persone che entrano e possono fare «i loro comodi» (anche se più volte vigili e carabinieri hanno fatto blitz e sopralluoghi negli ultimi anni) ma anche dal fatto che le piastrelle sulle facciate crollano, a gruppi, rischiando di frantumarsi addosso a qualche avventuriero.
E non manca anche chi si addentra anche solo per qualche esibizione da writers. Del resto, l’immobile era stato recintato, qualche tempo fa, proprio per evitare intrusioni. Ma con grande semplicità la recinzione è stata sventrata, con un passaggio facile ampio oltre due metri. «Cosa ne è del progetto di riqualificarlo in albergo a quattro stelle?», si domanda la Lega Nord. Già, perchè dal 2008 a Palazzo c’è il progetto di trasformarlo in un hotel di alto livello, firmato da uno studio di architettura di Lissone: un grande parcheggio interrato, sale polifunzionali al piano terra per ospitare mostre, congressi ed eventi; e ancora sulla terrazza, in posizione panoramica, un ristorante e un bar.
E sebbene l’operazione sia molto complessa, visto che i proprietari delle diverse unità sono più di 40, in Comune filtra un certo ottimismo, «un paio di mesi fa ci era giunta notizia dell’accordo trovato per la cessione di tutte le unità a un unico operatore – dice l’assessore all’Urbanistica Daniele Cassanmagnago -, credo proprio per la realizzazione dell’albergo. Essendo una trattativa tra privati per il momento noi non possiamo fare nulla, aspettiamo che ci giunga la documentazione».
Nei giorni scorsi i vandali hanno fatto il loro ennesimo raid, devastando ulteriormente interni ed esterni della struttura: quelli che un tempo erano i negozi di arredamento sono ridotti a un cumulo di macerie, vetri, assi di legno, infissi, tutto distrutto. Uno scenario di «guerra», che invade anche il cortile, dove la furia distruttiva dei vandali si aggiunge alle «furbate» degli incivili che abbandonano sacchi della pattumiera, poltrone, elettrodomestici, scarti edili. Come se non bastasse, lo stato di abbandono porta con sé sterpaglie ormai molto più simili ad alberi, topi, cattivo odore. Non mancano anche alcuni avanzi di cibo e oggetti che lasciano pensare a un dormitorio – chissà come, viste le condizioni dell’immobile – per qualche senzatetto. «Sì, ci entrano ancora – dice un anziano in bicicletta, che abita nei palazzoni davanti -, è sempre la stessa storia, qui regnano degrado e insicurezza, ormai non ci credo nemmeno più che lo mettano a posto». L’insicurezza è dettata non solo dalle persone che entrano e possono fare «i loro comodi» (anche se più volte vigili e carabinieri hanno fatto blitz e sopralluoghi negli ultimi anni) ma anche dal fatto che le piastrelle sulle facciate crollano, a gruppi, rischiando di frantumarsi addosso a qualche avventuriero.
E non manca anche chi si addentra anche solo per qualche esibizione da writers. Del resto, l’immobile era stato recintato, qualche tempo fa, proprio per evitare intrusioni. Ma con grande semplicità la recinzione è stata sventrata, con un passaggio facile ampio oltre due metri. «Cosa ne è del progetto di riqualificarlo in albergo a quattro stelle?», si domanda la Lega Nord. Già, perchè dal 2008 a Palazzo c’è il progetto di trasformarlo in un hotel di alto livello, firmato da uno studio di architettura di Lissone: un grande parcheggio interrato, sale polifunzionali al piano terra per ospitare mostre, congressi ed eventi; e ancora sulla terrazza, in posizione panoramica, un ristorante e un bar.
E sebbene l’operazione sia molto complessa, visto che i proprietari delle diverse unità sono più di 40, in Comune filtra un certo ottimismo, «un paio di mesi fa ci era giunta notizia dell’accordo trovato per la cessione di tutte le unità a un unico operatore – dice l’assessore all’Urbanistica Daniele Cassanmagnago -, credo proprio per la realizzazione dell’albergo. Essendo una trattativa tra privati per il momento noi non possiamo fare nulla, aspettiamo che ci giunga la documentazione».