Mezzo milione di euro in meno rispetto al previsto ed una sicurezza: il comune di Desio, guidato da un'amministrazione di centrosinistra, non sa fare i conti. Le previsioni sbagliate sull'IMU e l'incasso di meno introiti rispetto al previsto, preannunciano per i cittadini una stangata in autunno, con il probabile aumento della seconda rata.
Secondo quanto spiega il vicesindaco Lucrezia Ricchiuti, del Partito Democratico, al settimanale "Il Cittadino", le strade che ora ha davanti l'amministrazione sono tre: aumentare le aliquote, aumentare le entrate o tagliare le spese. In sostanza, con gli aumenti o con i tagli, ad andarci di mezzo saranno sempre i cittadini che si vedranno cotsretti a pagare o vedersi garantiti meno servizi.
L'aliquota IMU sulla prima casa al momento è ferma allo 0,4%, il minimo. Per le seconde case, negozi, laboratori e fabbricati, l'aliquota è stata portata allo 0,9%, a fonte della fascia minima che è fisata allo 0,76%. La decisione di aumentare l'aliquota è stata presa dal consiglio comunale, con il voto favorevole dei partiti che compongono l'attuale maggioranza: Partito Democratico, Desio Viva, Italia dei Valori e La sinistra per Desio.
Quando pagate, pensate a loro che hanno approvato anche il sostegno del nostro comune alle scelte del governo Monti: saranno lieti di farvi sapere che l'IMU è cosa loro.