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Corti dice di sì, Gavazzi dice di no. Sogest, il sindaco non sapeva

"La cosa ci ha stupito, non lo sapevamo". Se ha stupito il sindaco, figurarsi gli altri. Lui e la sua maggioranza che, sulle vicende legate a Massimo Ponzoni e "cricca" hanno costruito le proprie fortune politiche. Spulciando per filo e per segno tutti i documenti delle indagini in corso, si sono lasciati sfuggire qualche particolare. Di notevole evidenza.
In merito alla vicenda Sogest le polemiche non si placano, e dopo il via da www.madeindesio.it e www.infonodo.org  la notizia è stata ripresa anche dalla stampa locale.
Secondo quanto riportato da "Il Giornale di Desio" di martedì scorso, si apprende dal sindaco che gli atti siano tutti regolari e che la Sogest sia una società seria e professionale. Fin qui nessun dubbio. Leggendo i due articoli sottoriportati, si nota una grossa incongruenza.


Secondo Roberto Corti, sindaco di Desio ed esponente del Partito Democratico, "Stiamo parlando di una società che lavora per molti comuni del circondario e che ha già lavorato per la nostra amministrazione con buoni risultati". D'altro canto Attilio Gavazzi, consigliere provinciale del PdL ed ex vicesindaco di Seregno, uomo considerato "vicino" a Ponzoni, ricorda "che quando in comune c'era Rosario Perri la Sogest a Desio non ha mai lavorato".

Al momento non è dato sapere se davvero la Sogest sbbia mai lavorato a Desio. Sul sito del comune non ci sono tracce di delibere o determine che contengano il nome di questa società, altre ricerche su internet non hanno portato a nessun risultato. Cercheremo nei prossimi giorni di capire come stanno le cose, con una certezza. Il sindaco, per sua stessa ammissione, non sapeva a chi avesse affidato l'inarico. L'ha scoperto dopo. E' possibile che il sindaco di una città con quarantamila abitanti non sappia ed approfondisca il merito di decisioni così importanti? Purtroppo, ed evidentemente, è possibile.

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