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Il Mc Donald's di Desio è aperto, la baita è ferma. Il quartiere beffato.

Mc Donald's, il colosso mondiale della ristorazione, è arrivato anche a Desio. Ha aperto i battenti il ristorante in via Milano, ai confini con Nova Milanese. Intanto, la baita promessa al comitato di quartiere non è ancora stata realizzata. I lavori sono fermi, sembra che manchino alcuni permessi.

Tra baite promesse e bocconi indigesti, chi si è sempre opposto alla realizzazione del ristorante - sinistra e il Partito Democratico in testa - ha dovuto cedere. Dopotutto, rinunciare alla creazione di qualche nuovo posto di lavoro, in un periodo come questo, ed alla nascita di un nuovo punto attrattivo in città, sarebbe stato da veri stolti.
Intanto, i lavori per la realizzazione della "baita" promessa dal sindaco al comitato di quartiere Spaccone sono fermi da mesi, a causa - sembra - della mancanza di alcuni permessi. Ed ancora una volta l'amministrazione di Roberto Corti e Lucrezia Ricchiuti dimostra la sua inadeguatezza. Non essendo in grado di realizzare una piccola struttura come la baita incappando in intoppi burocratici, in quale maniera si pensa di poter realizzare opere più importanti per la città, come l'asilo di cui c'è bisogno e che il sindaco ha promesso?


Per ricordare la vicenda - Da "L'esagono" di lunedì 31 ottobre 2011
Via al nuovo McDonald's: "Prima cambiale saldata"

Parla di “debito elettorale saldato verso quel capo quartiere che non ha mai nascosto di avervi votato”, si spinge fino a “temere l’affiorare di altre cambiali simili col passare del tempo” e ipotizza uno scenario “da voto di scambio”. Pare di essere a Scampia o giù di lì. Silvio Arienti, capogruppo della Lega nord, punta il dito su un “favore” che solitamente rimanda al profondo Sud e invece stavolta riguarda soltanto Spaccone, il quartiere San Vincenzo. Dove sorgerà il nuovo McDonald’s fra via Milano e via Delle Rose, definitivamente approvato da maggioranza e Udc, in cambio del quale l’Amministrazione riceverà una struttura con finalità sociale e sportiva. Una “baita” che ospiterà i nuovi spogliatoi del campo di calcio e la sala per le riunioni del Comitato di quartiere. Struttura inizialmente non prevista nella convenzione ma fortissimamente voluta dalla Giunta Corti. “Abbiamo portato a casa un qualcosa in più rispetto a quanto inizialmente concordato, il resto sono tutte illazioni” la fa breve il sindaco. Ma quel Comitato, e il suo presidente Camillo Redaelli, qualcosa di “speciale” ce l’hanno. Durante la campagna elettorale, lo ricordano tutti prodigarsi per dare una mano alla sinistra. Dichiarazioni, incontri pubblici, persino una campagna ad hoc verso un candidato Pd poi divenuto assessore. E il fatto che la sede per il Comitato da lui fondato sia stata una delle priorità per la nuova Amministrazione ha fatto storcere il naso a tanti. La Lega parla di “scelta eticamente discutibile” e di “cambiali saldate per ottenere consenso futuro”, giudicando “scorretto l’utilizzo di soldi pubblici per un solo quartiere”. E fin qui Silvio Arienti. Ma il Carroccio, assieme alla lista civica Per Desio, al momento della votazione è uscito dall’aula assieme a Desio 2000 giudicando “illegittima la delibera” per la mancanza di alcuni tasselli previsti dalla legge. Una tesi smentita dal dirigente del Settore lavori pubblici, Luigi Fregoni, ma avvalorata dal giudizio di un legale specializzato in Urbanistica che avrebbe suggerito ai padani di ricorrere nelle sedi competenti. “Noi non siamo contro il McDonald’s, ma siamo convinti che qualcosa qui non andrà per il verso giusto – ribadisce Antonio Zecchin, consigliere leghista – i soldi della baita ce li saremmo fatti dare cash, utilizzandoli per risolvere le infiltrazioni negli spogliatoi delle scuole o per sistemare i caloriferi dove non vanno. Ecco perché questa è una cambiale”. Un’accusa rigettata dal vicesindaco Lucrezia Ricchiuti (“Allora perché dagli Addamiano per la Torre non vi siete fatti consegnare 4 milioni?”) e respinta dall’assessore all’Urbanistica Daniele Cassanmagnago (“Per gli atti l’Amministrazione si è avvalsa di due legali, noi ci sentiamo tranquilli”) secondo cui la città avrà ritorni importanti. Il nuovo Mc sorgerà al confine con Nova Milanese su 417 metri quadrati anziché i 2.300 previsti dal Prg, non potrà essere ampliato in un secondo momento e l’operatore garantirà la costruzione di pista ciclabile, parcheggi pubblici, migliorie stradali e la cessione di verde pubblico. I 35 dipendenti avranno un’età fra 18 e 35 anni e saranno scelti soprattutto fra cittadini desiani. Fino a prima della campagna elettorale, però, Pd e Comitato San Vincenzo erano contro il Mc. Carta canta, come le lettere spedite in Provincia per chiedere di fermare l’iter. Spuntò persino un gruppo Facebook al quale aderirono tanti politici di sinistra. “Perché questa maggioranza ora è diventata favorevole al progetto?” si chiede il capogruppo Pdl Vincenzo Bella, che col compagno di partito Filippo Ielo e il grillini Paolo Di Carlo si è poi astenuto. “Non avevamo altra scelta, i pareri tecnici erano positivi e presentare ricorso voleva dire rischiare di perderlo rimettendoci altri soldi – sottolinea Corti – la baita? Coi soldi pubblici non riusciremmo a costruirla in cinque anni. Qui si è solo sfruttata un’opportunità. Abbiamo ragionato per ridurre un danno e abbiamo ricevuto anche una struttura che rientrava fra i desiderata di questa Amministrazione”. 

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