Fratelli d'Italia? A giudicare dai dati sicuramente no, e questo non è che l'ennesima conferma. I Ministeri dell’Economia e delle Finanze hanno comunicato i dati che riguardano i versamenti dell’IMU aggiornati al 4 luglio scorso. Le statisrtiche elaborate sono numeri che parlano da soli. Come al solito, a pagare sono le regioni del Nord.
Con la crisi che avanza, lo spread che continua a crescere e le agenzie di rating che declassano il paese, le per quanto tempo le uova della gallina del Nord potranno essere d'oro?
In Lombardia si è pagato per ogni residente il 123% in più che in Calabria, con i cittadini lombardi che hanno versato mediamente 178 euro, a differenza dei "fratelli" calabresi che si sono fermati a quota 79. In Veneto si è pagato per ogni residente il 76% in più che in Sicilia (171 euro in Veneto e 97 euro in Sicilia). In Liguria si è pagato per ogni residente il 151% in più che in Campania (251 euro in Liguria e 100 euro in Campania). In Emilia Romagna si è pagato per ogni residente il 126% in più che in Basilicata (190 euro in Emilia Romagna e 84 euro in Basilicata).
Le 10 province dove mediamente si è versato di meno, si trovano - guardacaso - tutte del Sud. In Ogliastra, provincia sarda di 57mila abitanti (la città di Desio, "paesotto" brianzolo ne ha poco più di 40mila) ogni cittadino ha versato mediamente 87 euro di IMU.
Rispetto alla media nazionale, le regioni i cui si è versto di più sono quelle del Nord più il Lazio. Valle d'Aosta in testa, seguita da Liguria e Trentino Alto Adige.
L’incasso complessivo per l'IMU ammonta a 9,6 miliardi di euro. Di questi 5,1 miliardi pagati nelle regioni del NORD (pari al 54% del totale), 2,4 miliardi nelle regioni del CENTRO (pari al 25% del totale) e 2,1 miliardi nelle regioni del SUD (pari al 21% del totale).
Nel dettaglio il quadro per macro-area: