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Cesarino Monti, i Giovani Padani lo salutano così. Il ricordo di corso Monforte

I Giovani Padani si stringono attorno alla famiglia e agli amici più cari di Cesarino Monti, senatore della Lega Nord e storico sindaco di Lazzate nel momento più difficile, quello dell’addio. Il ricordo dei fatti di Corso Monforte è ancora vivo nella memoria dei tanti Giovani Padani che allora erano arrivati in piazza San Babila a Milano da ogni angolo della Padania per dimostrare al potere centrale, rappresentato da un prefetto che si era arrogato il diritto di destituire un buon sindaco eletto a furor di popolo, che la Lega Nord non era disposta a lasciar correre.
Accadeva esattamente 13 anni fa, il 23 luglio del 1999, e si trattò di una giornata storica dove il popolo leghista diede prova al potere romano della sua forza e dove venne lanciato un messaggio chiaro: non si era più disposti ad accettare in silenzio le angherie dello Stato centralista. Una giornata di rabbia e passione che segnò l’inizio di una battaglia di principio contro una decisione assurda e lesiva dei diritti dei cittadini di Lazzate e di tutto il Nord. Una battaglia che alla fine fu vinta, con la “promozione” (ma si può leggere cacciata) del prefetto di Milano e la reintegrazione da parte del Ministero dell’Interno di Cesarino Monti nel suo ruolo di sindaco. Una vittoria dunque, ma non senza cicatrici. Infatti fra coloro che parteciparono alle proteste di Corso Monforte 13 leghisti, quasi tutti Giovani padani, furono fermati e interrogati dalle forze dell’ordine, con successiva notifica dell’avviso di garanzia. Di questi 6 furono rinviati a giudizio e dovettero subire il processo con tutti i problemi e i fastidi ad esso connessi. Un trattamento ben diverso dalla passiva indifferenza verso centri sociali e no global, rei di devastare intere città durante le proprie manifestazioni, un “comprensivo lassismo” al quale siamo ormai assuefatti.

I Giovani che parteciparono a quella giornata, e in particolare i ragazzi che furono ingiustamente trascinati in Questura, rischiando pertanto la galera, desiderano quindi ricordare il Cesarino Monti di quei momenti difficili e delle battaglie portate avanti come sindaco, come parlamentare, ma soprattutto come leghista. Grazie di tutto.
 
Lo striscione comparso su un cavalcavia della Milano - Meda
Il Movimento Giovani Padani saluta con affetto Cesarino Monti, sindaco indomito e leghista tenace e si unisce sinceramente al dolore della famiglia.
Lucio Brignoli - Coordinatore federale MGP e Paolo Grimoldi - Presidente federale MGP
Eugenio Zoffili - Commissario nazionale MGP Lombardia
Andrea Villa - Coordinatore provinciale MGP Brianza










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