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Un PD da spavento, con pesanti ombre di corruzione e rapporti con la ‘Ndrangheta, impone la sua egemonia in Brianza

Anche il Partito Democratico ha la sua polvere da nascondere sotto il tappeto. Su http://www.infonodo.org/ un articolo interessante che mette in risalto le ombre del PD, da Penati in poi per arrivare ai rapporti con la 'ndrangheta. Fino ad arrivare in Brianza, con la lotta per il controllo dell'urbanistica lissonese e una certezza: se Filippo Penati avesse vinto le elezioni regionali del 2010, a quest'ora la Lombardia avrebbe un presidente indagato in quota Partito Democratico.

Emanuela Beacco doveva essere il nuovo assessore all’Urbanistica di Lissone, l’Esagono dava sicura la sua nomina ancora il 30 maggio (vedi articolo “Pronta la squadra: l'Urbanistica alla Beacco”), ma un paio di giorni dopo cambia tutto e l’assessorato all’Urbanistica viene affidato a Maria Rosa Corigliano, già assessore all’urbanistica a Muggiò.
Nasce una polemica, scambio di accuse alcune anche pesanti che scivolano nel volgare e coinvolgono la sfera personale con conseguenti annunci di querele .
Un po’ per chiarire la verità dei fatti e un po’ per il sottile gusto della vendetta l’avv. Beacco pubblica, venerdì scorso sul suo blog, la mail del 26 maggio con cui il nuovo sindaco di Lissone, Concetta Monguzzi, annunciava la sua intenzione di nominarla assessore all’Urbanistica.
Il voltafaccia del sindaco consumato in pochi giorni lo si può facilmente spiegare con una forte pressione da parte del PD provinciale e lombardo.
Che cosa insegna questa vicenda?
1. Quando i nuovi sindaci nominano gli assessori della propria Giunta e dicono di farlo liberi dai condizionamenti delle segreterie di partito stanno mentendo spudoratamente.
2. Il PD, uscito vincente dalle ultime elezioni comunque sempre grazie all’alleanza con altre forze politiche, ha blindato le nuove giunte chiudendole agli stessi alleati, come è avvenuto a Meda (vedi articolo) o mettendo fuori dalla porta persone che provenivano dalla società civile o che erano un po’ eretiche come è avvenuto a Lissone.
La questione non è di poco conto perché sul PD lombardo pesa l’inchiesta per corruzione che vede coinvolto quello che è stato per lungo tempo il suo principale protagonista, Filippo Penati.
Si attende a breve la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura di Monza.
Un PD, dunque, dall’anima sporca che in Lombardia ha cogestito con Comunione e Liberazione alcuni grossi affari.
Un PD che ha avuto rapporti con la ‘Ndrangheta in Piemonte (vedi articolo) e in Liguria (vedi articolo) ma anche in Lombardia c’è più di un sospetto (vedi ad esempio Arci ‘Ndrangheta).
Basti aggiungere, a questo proposito, che due assessori della Giunta provinciale di Filippo Penati, Bruna Brembilla (PD) e Antonio Oliverio (Udeur) sono stati indagati per scambio di voti e rapporti economici con la ‘Ndrangheta (vedi articoli “Mafia e politica a Milano” e “L’ex assessore «lobbista» in affari con la ‘ndrangheta”).
Un PD che non si è mai messo in discussione e non ha fatto pulizia al proprio interno e adesso si presenta come forza egemone di governo, si prende tutto e relega i propri alleati a gregari mal sopportati.
Un PD, con le segreterie ancora nelle mani degli uomini di Penati, che ha vinto senza merito le elezioni capitalizzando lo sgretolarsi del PDL e della Lega.
La vicenda di Lissone è, poi, spiacevole per un altro motivo, Emanuela Beacco aveva rotto con il PD di Giussano perché si era opposta alla costruzione del centro commerciale che ha portato alle misure cautelari nei confronti dell’ex sindaco di centrosinistra, Franco Riva. Il processo alla cricca brianzola capeggiata da Massimo Ponzoni inizia mercoledì (vedi articolo).
Tirarla in ballo per l’assessorato all’Urbanistica di Lissone e poi bocciarne la candidatura in questo modo è un chiaro avvertimento a tutti gli iscritti e ai rappresentanti del PD: non si va contro il partito e la propria burocrazia interna, neanche quando questa è palesamente corrotta.
Viste queste premesse c’è poca speranza che con il cambio di colore della giunte, qualcosa cambi veramente in Brianza. A parte il fatto che c’è un nuovo referente politico per poteri forti e per la ‘Ndrangheta.

Di seguito la mail spedita dal sindaco di Lissone il 26 maggio:

-------- Messaggio originale --------
Oggetto:
comunicazioni
Data:
Sat, 26 May 2012 08:10:23 +0200
Mittente:
conce
A:
Renzo Perego , E Talarico , marino nava , "'Anny Mariani A.'" , giovanni angioletti , "d.colnaghi@tiscali.it" , avv.emanuela.beacco@gmail.com, roberto galbiati
CC:
alberto fossati , tino basile , zagari antonino
ciao a tutti,
il 1 giugno alle ore 20,30 è convocato il primo Consiglio Comunale di
insediamento.
Devo comunicare la Giunta entro lunedì.
Ho accelerato i tempi perchè ci sono delle urgenze importanti; ieri sono
anche venuta a conoscenza di un episodio grave, un incidente capitato ad
un bambino a scuola in cui l'Amministrazione è coinvolta. E' quindi
tempo che l'Amministrazione si renda attiva e responsabile, insediandosi.
Ho avuto un colloquio con l'Avv. Beacco e sono convinta che è la persona
che ci serve
.
Questa infine è la Giunta che intendo insediare (nomi e deleghe principali):
Renzo Perego, Presidente del Consiglio Comunale (carica elettiva)
Monguzzi Concetta - ...
Elio Talarico - ...
Marino Nava, vicesindaco - lavori pubblici
Roberto Galbiati - attività produttive
Anny Mariani - politiche sociali
Giovanni Angioletti - ...
Domenico Colnaghi - bilancio
Emanuela Beacco - politiche territoriali
In questo week end ho moltissimi impegni istituzionali, posso solamente
incontrarvi domenica sera per definire le deleghe agli Assessori .
Fatemi sapere la vostra disponibilità.
Ciao,
Concetta

L'articolo originale è pubblicato sul sito http://www.infonodo.org/

Filippo Penati, esponente di primo piano del PD

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