Ogni considerazione definitiva al termine delle indagini. Nel frattempo, con gli elementi a disposizione, è possibile fare qualche riflessione. Che l'omicidio di Franca Lojacono sia di stampo mafioso o meno, poco importa. Il problema è molto serio. Se davvero dovesse venire confermata l'ipotesi della rapina finita male, la questione sarebbe ancora più grave ed inquietante.
Perchè questo significa che sarebbe potuto accadere a chiunque, e pone sul tavolo l'affronto immediato ed urgente del tema sicurezza a cui l'amministrazione, da quando si è insediata, non ha mai dato risposte concrete. Gli episodi di cronaca nera che riempiono le pagine dei giornali locali, ne sono un esempio lampante.
Se invece dovesse prevalere la pista mafiosa, sarebbe il segnale di come sul fonte anti criminalità organizzata, il fallimento sia stato dei più clamorosi nella storia di Desio.
Una cosa è certa: il vicesindaco Lucrezia Ricchiuti continua ad affermare imperterrita che il tasso di criminalità a Desio è nella media dei comuni della zona. A giudicare dai due omicidi avvenuti nell'ultimo anno, a noi non sembra esattamemnte così.
L'omicidio di Franca Lojacono, avvenuto nella notte tra sabato e domenica a Desio, non avrebbe alcun legale con la criminalità organizzata. E' quanto emerge dalle prime indagini. Grazie alle gocce di sangue perse da uno dei tre uomini che hanno assalito la donna, gli inquirenti sono riusciti a risalire ai colplevoli che - a quanto si apprende - non avrebbero alcun tipo di legame con la criminalità organizzata. In un primo momento si è pensato all'omicidio di stampo mafioso, per via della paraentela della Lojacono con Paolo Vivacqua, assassinato a Desio nel novembre scorso e coinvolto in un giro di affari illeciti, i cui figli si trovano attualmente agli arresti.
Posto sotto sequestro: il garage in cui è avvenuto l'omicidio |