Per prima cosa volevo ringraziare per la fiducia che mi è stata data, ma soprattutto, come ho detto a Bergamo, voglio esprimere la mia volontà di avere una Lega unita. Non voglio più sentire parlare di Maroniani e di Bossiani.
Ora basta con le menate! Ripartiamo insieme. Basta con le divisioni interne. Da domani chi sbaglia paga. Siamo quello che facciamo.
La Lega che mi piace è quella che torna sul territorio, perché è dal Nord che dobbiamo sfidare Roma. Una Lega che riparte dai suoi militanti, dai suoi assessori e dai suoi sindaci che possono diventare una vera forza d’urto. Ricordiamoci che la Lega è la Lega di Maroni e la Lega di Bossi, ma soprattutto è la Lega dei suoi splendidi militanti.
La Lega che mi piace è quella che torna sul territorio, perché è dal Nord che dobbiamo sfidare Roma. Una Lega che riparte dai suoi militanti, dai suoi assessori e dai suoi sindaci che possono diventare una vera forza d’urto. Ricordiamoci che la Lega è la Lega di Maroni e la Lega di Bossi, ma soprattutto è la Lega dei suoi splendidi militanti.
Ora abbiamo tanto da lavorare per dare risposte concrete ai 10 milioni di Lombardi che si aspettano tanto dalla Lega e che ogni tanto abbiamo deluso. Qualunque lombardo abbia voglia di fare venga da noi: lo aspettiamo e troverà nella Lega un punto di riferimento. Abbiamo riconosciuto gli errori, ora è il momento di darsi da fare. Oggi ripartiamo e non ci fermerà nessuno.
C’è un governo che sta massacrando il Nord e la Lombardia in particolare. Quindi le proveremo tutte per mandarlo a casa perché la gente non ne può più. Dalla Lombardia partirà la rivoluzione dei fatti.
Sono commosso, orgoglioso e determinato.
Il difficile peró viene adesso, per vincere serve davvero una grande squadra cui partecipino in tanti.
Se ci mettiamo tutti insieme a lavorare, pensare, dubitare e proporre, i cittadini di Lombardia riavranno finalmente quello che meritano, futuro, sicurezza, soldi e identità.
Il difficile peró viene adesso, per vincere serve davvero una grande squadra cui partecipino in tanti.
Se ci mettiamo tutti insieme a lavorare, pensare, dubitare e proporre, i cittadini di Lombardia riavranno finalmente quello che meritano, futuro, sicurezza, soldi e identità.
BANZAI!
Matteo SalviniMatteo Salvini è stato eletto nuovo segretario nazionale della Lega Lombarda con 403 voti. Il suo rivale Cesarino Monti, sindaco di Lazzate, ha ottenuto 129 voti. Le schede bianche sono state tre, nove le nulle per un totale di 544 votanti.
Matteo Salvini è stato proclamato segretario al PalaCreberg di Bergamo, di fronte ai delegati dell'ottavo Congresso della Lega Lombarda a cui hanno partecipaton in totale tra delegati e militanti oltre duemila persone.
«Non ha vinto uno ma ha vinto la squadra dei 544 delegati», ha esordito il neosegretario dal palco. Salvini era attorniato dai segretari provinciali lombardi e ha invitato tutti a ripartire con 'spirito costruttivo', perché in questo momento «c'è poco da parlare e tanto da lavorare».
I due vicesegretari nominati subito dopo l'elezione sono Christian Invernizzi, segretario provinciale di Bergamo e Stefano Borghesi, consigliere provinciale di Brescia. Entrambi hanno meno di quarant'anni: un chiaro segnale della nuova classe dirigente leghista emergente.
I due vicesegretari nominati subito dopo l'elezione sono Christian Invernizzi, segretario provinciale di Bergamo e Stefano Borghesi, consigliere provinciale di Brescia. Entrambi hanno meno di quarant'anni: un chiaro segnale della nuova classe dirigente leghista emergente.