"Vogliamo essere giudicati su quanto facciamo per la città". Con queste parole pronunciate nello scorso mese di settembre, il sindaco Roberto Corti giustificava la decisione di aumentare lo stipendio per sè stesso e i suoi colleghi di giunta. Probabilmente, si sono resi conto di avere fatto poco. E male.
Davanti alle critiche della città, il primo cittadino si difendeva dicendo: "Abbiamo solo applicato le indennità previste dalla legge, senza nessuna riduzione anche perchè diversi di noi hanno deciso di dedicarsi al 100% all'attività amministrativa".
A distanza di pochi mesi, ecco la retromarcia: sindaco e giunta si tagliano gli stipendi. La motivazione arriva direttamente per bocca di Roberto Corti: "abbiamo deciso di fare un sacrificio economico anche noi, come segnale". Il segnale era già stato dato dalla giunta precedente, diminuendo gli stessi stipendi che sono stati aumentati da Corti e compagni. Bastava seguirlo subito.
Nel settembre scorso, Desio in Padania scriveva: "Per correttezza e rispetto verso i cittadini desiani, il sindaco e i suoi assessori dovrebbero ridursi immediatamente lo stipendio". E' passato quasi un anno, meglio tardi che mai.
"Se non si fossero aumentati lo stipendio l'anno scorso, ora non potrebbero fare i fenomeni e vendere la decisione di ridurselo come un fatto eclatante" - ha dichiarato Andrea Villa, consigliere della Lega Nord - "Probabilmente hanno capito di avere commesso un errore ad alzarselo ed altri ad amministrare la città. Ora chiedano scusa per i soldi che negli ultimi mesi non hanno fatto risparmiare al comune e la smettano di fare gli ipocriti".
Roberto Corti con l'assessore Valeria Vinci, il (vice)sindaco Lucrezia Ricchiuti e l'assessore Franca Biella |