Il consiglio comunale tornerà a discutere della questione slot machine.Dopo i ricorsi al Tar presentati da alcuni commercianti contro l’ordinanza del sindaco Roberto Corti che frena l’utilizzo delle macchinette da gioco e dopo la sentenza che ha condannato il sindaco di Verbania ad un maxi risarcimento per un’ordinanza simile a quella desiana,gli amministratori sono intenzionati a ridefinire il documento.
L’ordinanza,in pratica,potrebbe essere modificata e riformulata. Soprattutto per quanto riguarda gli orari di utilizzo. «Concorderemo le proposte col consiglio comunale,come abbiamo già fatto quando è stato approvato il regolamento sulle sale gioco» spiega il sindaco. L’ordinanza,scattata dopo l’approvazione del regolamento,prevede il divieto di uso delle slot machine prima delle 13 e dopo le 22.30,per evitare rischi di dipendenza e la tentazione,per gli studenti,di saltare la scuola per finire a giocare davanti alle macchinette.L’imposizione però non piace ai titolari di bar e sale gioco.Dopo il ricorso della maxi sala gioco aperta al Polo Tecnologico,nei giorni scorsi sono arrivati altri ricorsi al Tar.
Li hanno presentati ben 11 titolari di bar,che chiedono l’annullamento e la dichiarazione di illegittimità del provvedimento del sindaco.La giunta comunale ha deciso di resistere in giudizio.Delle slot machine ha chiesto chiarimenti il leghista Andrea Villa, intervenuto in aula settimana scorsa:«Alla luce dei ricorsi al Tar,qual è la posizione dell’amministrazione comunale?» ha chiesto Villa.Il consigliere comunale ha citato un’interrogazione presentata al Parlamento europeo dall’onorevole Matteo Salvini, sui rischi legati all’eccesso del gioco d’azzardo.«Il gioco d’azzardo può produrre problemi anche sul piano sociale, quando l’offerta non è accompagnata da adeguate politiche di informazione e limitazione». Salvini ha chiesto all’Unione Europea quali azioni concrete intenda assumere per arginare i rischi.
L’ordinanza,in pratica,potrebbe essere modificata e riformulata. Soprattutto per quanto riguarda gli orari di utilizzo. «Concorderemo le proposte col consiglio comunale,come abbiamo già fatto quando è stato approvato il regolamento sulle sale gioco» spiega il sindaco. L’ordinanza,scattata dopo l’approvazione del regolamento,prevede il divieto di uso delle slot machine prima delle 13 e dopo le 22.30,per evitare rischi di dipendenza e la tentazione,per gli studenti,di saltare la scuola per finire a giocare davanti alle macchinette.L’imposizione però non piace ai titolari di bar e sale gioco.Dopo il ricorso della maxi sala gioco aperta al Polo Tecnologico,nei giorni scorsi sono arrivati altri ricorsi al Tar.
Li hanno presentati ben 11 titolari di bar,che chiedono l’annullamento e la dichiarazione di illegittimità del provvedimento del sindaco.La giunta comunale ha deciso di resistere in giudizio.Delle slot machine ha chiesto chiarimenti il leghista Andrea Villa, intervenuto in aula settimana scorsa:«Alla luce dei ricorsi al Tar,qual è la posizione dell’amministrazione comunale?» ha chiesto Villa.Il consigliere comunale ha citato un’interrogazione presentata al Parlamento europeo dall’onorevole Matteo Salvini, sui rischi legati all’eccesso del gioco d’azzardo.«Il gioco d’azzardo può produrre problemi anche sul piano sociale, quando l’offerta non è accompagnata da adeguate politiche di informazione e limitazione». Salvini ha chiesto all’Unione Europea quali azioni concrete intenda assumere per arginare i rischi.
Articolo tratto da "Il Cittadino" di sabato 28 aprile 2012