Come documentato da un reportage condotto dal blog “Made in Desio” e intitolato "Dieci caffè, troppe slot "l’ordinanza emanata dal sindaco Roberto Corti ad oggetto per contrastare il fenomeno del gioco d'azzardo in città, risulta nella maggior parte dei casi non applicata e non rispettata dai destinatari. "Per quale motivo un’ordinanza emessa dal sindaco non è in grado di essere applicata?" E' la domanda che ha posto il consigliere Andrea Villa, nel corso dell'ultima riunione del consiglio comunale.
A Desio sembra che le ordinanze del sindaco siano fatte per non essere rispettate, come dimostra anche i risultati avuti da quella per contrastare l'accattonaggio: il fenomeno in città sembra addirittura essere aumentato.
Alla luce dei ricorsi al TAR ad opera di alcuni esercenti delle sale da gioco presenti in città il sindaco ha deciso di revocare l'ordinanza sulle slot-machines, e per questo motivo è già pronto un'ordine del giorno da discutere nel corso del prossimo consiglio comunale. La scelta del sindaco arriva dopo i ricorsi presentati da alcuni gestori di locali, secondo cui la limitazione di orario per l'accensione delle "macchinette" avrebbe portato loro un danno economico. Nel caso in cui il TAR dovesse dare torto al comune, come già capitato a Verbania, i danni richiesti dovrebbero essere coperti dalle casse municipali. E il sindaco, dimostra che per governare occorre avere una marcia in più: la retro.