E' il commento in diretta a Tgcom24 di Matteo Salvini (Lega Nord) sull'inchiesta che ha travolto il tesoriere Francesco Belsito. Su quanto sta accadendo nel partito aggiunge: "Abbiamo delegato, magari sbagliando, la gestione dei quattrini. Personalmente non me ne sono mai occupato, se errori ci sono, in Lega non aspettiamo i tre gradi di giudizio, saremo cattivissimi. Sentiro' Maroni, perche' c'e' il bisogno di onorare il sudore e la fatica di migliaia di militanti. Dobbiamo ripulire da eventuali scorie il movimento. Nella Lega il dibattito c'e', il confronto e' la messa in discussione di idee e progetti, ma non ci sono Bossiani o Maroniani".
«IN QUEL TEMPO Monza e la Brianza erano afflitti dal fenomeno dei sequestri di persona. La ’ndrangheta stava mettendo le sue radici dopo che negli anni ’70 l’istituto del soggiorno obbligato aveva portato in questo territorio decine di malavitosi provenienti dalla Calabria. In un ambiente ricco come questo fecero salire al Nord i loro compari e si organizzarono». A raccontarlo un testimone d’eccezione: si chiama Sergio Boscarato, ha 76 anni e oggi è generale in congedo dei carabinieri. Fra il 1982 e il 1986, con il grado di tenente colonnello, fu comandante del Gruppo di Monza dei carabinieri.