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Maltrattamento su cuccioli di cani: tre indagati a Desio. Fondamentale intervento della Polizia Provinciale


Gli agenti con i cuccioli salvati
Ancora una volta è stata fondamentale l’azione della Polizia Provinciale nell’ambito di una delle sue principali competenze, tra cui quella di contrasto al bracconaggio e alle attività illecite in materia di caccia e pesca e di tutela degli animali".

(Adnkronos) - Blitz degli agenti della Polizia Provinciale di Monza e Brianza in un un grande negozio di vendita di animali, dopo alcune segnalazioni di maltrattamenti nei confronti, in particolare, di cuccioli di cane. Al termine dell'operazione tre uomini sono stati indagati per reati diversi quali maltrattamento di animali, gestione di rifiuti non autorizzata, falso in atto, ricettazione e truffa.
Dopo piu' di due mesi di indagini gli agenti hanno accertato che i cuccioli di cane, provenienti da un allevamento bergamasco gestito da un pregiudicato per reati specifici di maltrattamento di animali e violazioni delle norme sui rifiuti, arrivavano al negozio di Desio affetti da gravi malattie come giardia, parvovirosi e malattie respiratorie, oltre che infestati da parassiti tra cui vermi, coccidi, zecche e pidocchi.
Alla consegna l'allevatore stesso consigliava la somministrazione di cura antibiotiche con dosi triple rispetto a quelle solitamente predisposte dai veterinari.

L'indagine ha fatto emergere anche il ruolo svolto da un veterinario compiacente che si occupava della falsificazione dei certificati di nascita e di quelli medici, oltre che di falsificazione di iscrizioni all'anagrafe canina.
Questa mattina, allevatore e veterinario sono stati colti in flagranza di reato dalla Polizia Provinciale: durante la perquisizione sono stati ritrovati sette cani stivati nel baule di un fuoristrada, completamente senza aria e senza possibilita' di muoversi.
Sono stati sequestrati, inoltre, altri otto cani in grave pericolo di vita che ora si trovano in affido presso l'Enpa e l'Australian Shepherd Rescue Italia. Dagli accertamenti e' emerso, infine, che l'allevatore procedeva anche al ritiro ed allo smaltimento abusivo degli animali deceduti, effettuando un vero e proprio 'giro di cadaveri' presso tutti i fornitori.

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