Bene, anche il comune di Desio ha aderito al manifesto contro le slot-machine. E' un'ottima autocritica rispetto al decreto Bersani del 2006 che le ha liberalizzate nei bar e nei locali pubblici.
Quella delle slot machine è diventata per molti una droga, tanto da essere in carico alle Asl come una patologia e, come sempre accade, anche dietro a questa droga si moltiplicano gli appetiti di attività criminali. Con quel decreto l'allora Ministro Bersani, che ora rischia di diventare presidente del consiglio con il sostegno degli stessi sindaci che combattono gli effetti del suo provvedimento, non ha ottenuto il contenimento del gioco illegale ma al contrario ha creato occasioni alla criminalità organizzata per pulire i suoi guadagni. Altro che battaglia per la legalità...
E' stato accertato che le concessionarie delle slot-machine devono allo stato una cifra pari ad oltre 98 miliardi. Non milioni, parliamo di miliardi. Gli stessi miliardi che, se entrassero nelle casse pubbliche, potrebbero servire ad evitare i tagli e l'aumento delle tasse. Sono soldi dovuti ed evasi, che potrebbero dare una mano ad uscire dalla crisi ed invece abbiamo dovuto subire i tagli sulle pensioni, l’aumento dell’IMU e della benzina, ma dei 98 miliardi nemmeno l'ombra.
In questo video il breve estratto di un'intervista, che il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, ha rilasciato al quotidiano "Il secolo XIX". Alla domanda sulla volontà di recuperare i 98 miliardi derivanti dalla più grande evasione della storia d'Italia, della quale sono state accusate le 10 principali società concessionarie delle slot machine, risponde con una risata finale. Ecco la conferma di come il governo dei tecnici non abbia voluto usare pugno duro per riportare nelle casse dello stato una somma importante che potrebbe dare impulso all'uscita dalla crisi.